Plasma da Covid-19 convalescenti: il CNS pubblica i dati aggiornati

14 Ottobre 2020In Speciali
donazioni plasma

Il Centro Nazionale Sangue ha reso noto che nelle banche del sangue dei sistemi regionali italiani sono attualmente disponibili 3.185 subunità di plasma iperimmune donato da pazienti guariti dal Covid-19, raccolto da 113 servizi trasfusionali distribuiti su tutto il territorio nazionale. 

Il CNS ha dichiarato che il sistema trasfusionale italiano, oltre all’impegno nel test clinico nazionale Tsunami, è coinvolto anche in altri due progetti europei sul plasma iperimmune.

  • Support-E: che ha come obiettivo la valutazione, basata su evidenze scientifiche, delle terapie a base di plasma da Convalescente COVID-19 e il raggiungimento di una armonizzazione fra tutti gli Stati Membri sull’utilizzo clinico più appropriato. Il progetto vede la partecipazione di due centri italiani e del Centro Nazionale Sangue.​
  • Esi (Emergency Support Instrument): il progetto prevede la disponibilità di fondi UE per supportare la raccolta di plasma da convalescente Covid-19 da parte di Servizi Trasfusionali e Associazioni di donatori. 

Il Presidente Nazionale FIDAS, Giovanni Musso, coglie l’occasione per lanciare un nuovo appello ai cittadini che hanno manifestato i sintomi del Covid-19: «Come era stato già indicato dal documento “Briefing on Covid-19 Convalescent Plasma in the EU” del 28 Agosto 2020, le donazioni di plasma iperimmune possono essere conservate fino a 3 anni. Un tempo lungo, che ci invita a riflettere su quanto sia importante che chi ha contratto il Covid-19 possa mettere a disposizione un po’ del suo tempo per provare a fare la differenza per chi ha già contratto questa patologia o potrebbe contagiarsi in futuro. La donazione di plasma iperimmune è un gesto utile per la nostra comunità: insieme possiamo sconfiggere il Covid-19.»