Prima Giornata Nazionale delle vittime del COVID-19

Esattamente un anno fa, il 18 marzo 2020, i mezzi militari erano impegnati per la prima volta, a Bergamo, per trasportare le salme delle vittime del Covid fuori dalla città. A ricordo di quella dolorosa giornata, della quale ognuno di noi porta il ricordo impresso nella mente, si celebra oggi la prima Giornata Nazionale delle vittime del COVID-19.

Il Presidente Nazionale FIDAS, Giovanni Musso, dichiara: «In questa giornata dolorosa vogliamo rivolgere un pensiero a tutte le vittime del COVID-19 ed essere moralmente vicini a tutti coloro che hanno perso i propri affetti a causa del virus. A tutte le vittime che solamente in Italia sono state più di 103.000 in un anno, dobbiamo il nostro impegno. Nei confronti delle 103.000 famiglie, alle quali nessuno può restituire l’affetto dei propri cari, ognuno di noi dovrebbe sentire il senso di responsabilità nel voler fare la propria parte per porre un freno a tutto questo. Nelle prime settimane della pandemia non conoscevamo ancora bene questo virus, non ci era possibile contrastarlo come avremmo voluto immediatamente fare. Oggi, un anno dopo, sappiamo quali sono gli strumenti utili per fermare la corsa del COVID, sappiamo che mantenere la distanza, non creare assembramenti, indossare correttamente la mascherina ed igienizzare frequentemente le mani sono le tre mosse vincenti che possono aiutarci a porre la parola FINE di fronte questa sfida. Nel frattempo proseguono le vaccinazioni, seppur con dei rallentamenti negli ultimi giorni, e avanza la ricerca per una cura che possa essere efficace. Anche se sembra che siano pochi i passi in avanti, che nulla sia cambiato, in realtà ora abbiamo diversi punti a nostro favore e come in una partita che si avvia verso la sua conclusione, ora conosciamo lo schema di gioco vincente, conosciamo i punti deboli del nostro avversario, ma è fondamentale fare insieme squadra per poterci avvicinare ogni giorno di più alla vittoria».