Il CIVIS torna a scrivere al Ministro Speranza: sollecitato un incontro urgente

10 Gennaio 2021In istituzionali
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Il CIVIS, Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue costituito da AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e FRATRES ha rinnovato la richiesta di un incontro urgente con il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

L’invito delle Associazioni e Federazioni del dono è volto al confronto su alcuni importanti e urgenti temi tra i quali: l’accesso alla vaccinazione contro il Covid-19 per i donatori quali categoria prioritaria al fine di evitare il rischio di possibili carenze di sangue ed emocomponenti; la definizione di strategie di contenimento di possibili carenze nella raccolta di immunoglobuline; la pianificazione di una campagna volta alla promozione del dono del plasma.

Giovanni Musso, Coordinatore pro tempore del CIVIS e Presidente Nazionale FIDAS, dichiara: «In questi primi giorni del 2021 le Associazioni e Federazioni del dono intendono chiedere al Governo di ricordarsi il fondamentale ruolo ricoperto dai donatori volto a garantire al Servizio Sanitario Nazionale di poter operare al meglio e al contempo assicurare ai pazienti la tranquillità di poter accedere alle proprie cure. La raccolta di sangue e plasma sono strategici per il Paese, sia per l’uso trasfusionale che per la produzione di medicinali plasmaderivati dai quali dipende lo stato di salute di molti pazienti. Nell’ultimo anno le associazioni del dono hanno fatto l’impossibile per poter fronteggiare l’epidemia senza far venire meno le donazioni necessarie, ora chiediamo al Governo di non dimenticarsi di noi perché, come lo stesso Ministro della Salute aveva indicato un anno fa, “donare il sangue vuol dire prendersi cura e salvare la vita a qualcuno”, un gesto che i donatori, in Italia, compiono in maniera gratuita, volontaria e responsabile. È importante tutelare i donatori per tutelare anche tutti quei pazienti che necessitano di terapie trasfusionali e medicinali plasmaderivati».

La lettera di invito all’incontro, datata 9 gennaio 2021, fa seguito alle due richieste di incontro datate 30 novembre e 22 dicembre, per le quali non è pervenuta alcuna risposta da parte del Ministro.