FIDAS Verona debutta sul grande schermo

11 Novembre 2016In dalle federate

backstagefidasveronaLa nuova campagna comunicativa della FIDAS Verona “Scegli un posto in prima fila. Dona il sangue” sarà presentata durante l’assemblea provinciale del 19 novembre.

Il Centro trasfusionale dell’ospedale di Borgo Roma trasformato in un set cinematografico. È successo il 31 ottobre scorso, per girare lo spot cinematografico che aprirà la nuova campagna comunicativa integrata di FIDAS Verona.
“Scegli un posto in prima fila. Dona il sangue” è il messaggio lanciato nei 20 secondi di video, per il quale sono servite cinque ore di riprese e un intenso lavoro di post-produzione. L’anteprima della proiezione si terrà sabato 19 novembre, durante l’assemblea provinciale di FIDAS Verona, in programma a Grezzana. Dall’inizio del prossimo anno, lo spot girerà nelle sale cinematografiche veronesi.

«Abbiamo creato un piccolo gioco cinematografico: partendo dal primissimo piano di uno spettatore che guarda un film in sala, l’inquadratura si allarga e si sfuma, mostrando che la poltrona in realtà è quella dell’ospedale, mentre è in corso l’atto della donazione», spiega Dario Sanna, direttore creativo e titolare della Sanna Communications, l’agenzia padovana incaricata di realizzare il filmato. Le riprese sono state eseguite dalla casa di produzione ZetaGroup di Treviso, diretta dal regista Massimo Belluzzo. Hanno prestato il volto ai protagonisti dello spot Giuseppe Nitti di Belluno ed Eleonora Panizzo di Padova, due giovani attori di teatro, cinema e televisione.

Lo slogan verrà utilizzato anche per i calendari 2017 dell’associazione (con le fotografie di Enrico Marcolungo), nei manifesti promozionali e nella comunicazione sui social network. «La sensibilità al dono nella nostra provincia è molto alta, come testimoniano gli oltre 11.800 donatori periodici di sangue iscritti a Fidas Verona, numero che continua a crescere negli anni – sottolinea il presidente Massimiliano Bonifacio –. È tuttavia necessario tenere viva l’attenzione e coinvolgere nuovi volontari: alle crescenti necessità dei nostri ospedali va data una risposta continua nel tempo, non limitata al momento di eventi di particolare impatto emotivo, come quelli vissuti durante la scorsa estate. Questo spot andrà in onda quotidianamente anche sulle tv locali: vorremmo che lo spettatore si identificasse nel protagonista e si chiedesse: “Posso donare anch’io?”».