Bilancio agrodolce per la sezione AFDS Zanon-Deganutti

20 Giugno 2018In dalle federate

Si è tenuta nei giorni scorsi la consueta cena di fine anno scolastico per la sezione studentesca AFDS Zanon-Deganutti di Udine. Una serata svoltasi all’insegna dell’allegria e dello stare assieme tra nuovi e vecchi donatori e che ha consentito lo scambio di opinioni sulle rispettive esperienze nel mondo della donazione tra diverse classi di età e di numero di donazioni.

I dati del 2017, riassunti dal presidente della sezione Carlo Pavan durante il suo intervento, sono in linea con quelli degli anni precedenti; come buona parte delle sezioni dell’AFDS però, anche questa sezione sta risentendo di una contrazione sia delle donazioni che dei donatori. Al 10 giugno di quest’anno era già stato superato il numero di 200 sacche donate ai centri trasfusionali della provincia, ed è stato evidenziato che il mese di maggio è stato il più proficuo degli ultimi 5 anni con 87 donazioni e 37 nuovi donatori, frutto di 2 uscite dell’autoemoteca a scuola e di altrettante donazioni collettive in ospedale civile a Udine. Dati che non si vedevano da diverso tempo, ma che comunque presentano un calo globale di 25 donazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato più preoccupante quest’anno, che verrà analizzato dai membri del direttivo della sezione, è stato piuttosto il vistoso calo di aderenti alla festa che, dopo anni, non è riuscita a superare i cento partecipanti. Sinonimo questo che come per tante forme di volontariato aggregativo, anche quello del dono del sangue non attira più i giovani.

Donare è semplice, in quanto la donazione comporta un atto spontaneo e volontario che gratifica chi lo compie, ma si concretizza in pochi brevi momenti che permettono di trasformare il gesto in dono della vita a favore degli ammalati. Partecipare alle attività della sezione comporta invece un minimo impegno continuativo, che i giovani preferiscono nella maggior parte dei casi non affrontare. L’attività di propaganda nelle classi, la consegna dei tesserini, i colloqui con il personale docente per organizzare gli incontri, le semplici attività amministrative e organizzative, tolgono tempo ad altre attività magari meno gratificanti ma meno impegnative. Stare con gli amici per lo studio, andare al centro commerciale con le amiche, o magari svolgere altre attività sportive o musicali, è più attrattivo e meno coinvolgente; e il problema da affrontare è quello del ricambio generazionale anche nel direttivo di questa, che è la prima sezione studentesca nata in Italia, quasi 50 anni fa.

Il volontariato in tutti i settori è cambiato: anche nella protezione civile, come pure nella parrocchia o nel doposcuola estivo, comporta sempre un minimo impegno dovuto alla burocrazia o ai nuovi regolamenti e leggi del settore. E sono sempre meno i ragazzi che sono disposti ad affrontarlo. Forse nei paesi o nelle frazioni, il problema è meno sentito perché le occasioni di aggregazione sono diverse e più numerose. In una sezione di studenti che provengono da ogni angolo della provincia, aggregare è più difficile. E talvolta non aiuta nemmeno la scarsa partecipazione dei docenti che non sempre si lasciano coinvolgere in queste attività, in quanto già pieni di appuntamenti e impegni extra scolastici, preferendo “delegare” ai volontari della sezione, pur lasciando sempre ampia autonomia di gestione all’interno delle scuole.
Il direttivo della sezione, di prossima scadenza, si augura comunque di trovare come ad ogni rinnovo, nuovi giovani volenterosi, e disposti a donare le due o tre ore l’anno per queste preziosa e indispensabile forma di volontariato. Tutte le informazioni sull’attività, sugli eventi e sugli impegni della sezione sono facilmente reperibili sulla pagina Facebook AFDS – Zanon Deganutti costantemente aggiornata. Durante l’estate è già prevista l’organizzazione di una donazione collettiva “con grigliata” per cercare di aggregare ancora i ragazzi e specialmente i donatori inattivi “fermi ai box” da qualche tempo. I donatori si trovano sempre: speriamo si possano trovare anche i volontari disponibili a cercarli e ad accompagnarli a donare.