Papa Francesco a FIDAS: “Vi esorto a donare il sangue per raggiungere il cuore in un cammino di crescita spirituale”
“Gioia, testimonianza e solidarietà sono caratteristiche frequenti nel mondo del volontariato. Siamo stati fatti per donare amore, per fare dell’amore l’ispirazione di ogni nostra attività. Il dono dà gioia. In un mondo inquinato dall’individualismo, il gesto anonimo e disinteressato di chi dona supera l’indifferenza e abbatte le barriere. Il sangue nelle sue funzioni vitali è un simbolo eloquente: il gesto di tendere il braccio assomiglia a quello di Gesù sulla croce. Vi esorto a donare il sangue per raggiungere il cuore in un cammino di crescita spirituale”. Così Papa Francesco nell’udienza privata riservata a FIDAS.
Più di 4.000 i donatori e le donatrici appartenenti circa 70 Federate da tutta Italia, che sabato 9 novembre, nell’Aula Paolo VI, hanno partecipato all’udienza riservata dal Santo Padre a FIDAS nel 65esimo anniversario dalla sua fondazione. Correva, infatti, l’anno 1959 quando un gruppo di volontari decise di intraprendere un percorso strutturato.
“Per noi oggi – dichiara il presidente FIDAS, Giovanni Musso – è un giorno di grande gioia e di profonda emozione. L’accoglienza di Sua Santità, in questa speciale udienza, è per FIDAS motivo di immenso orgoglio e ci rafforza nel nostro impegno quotidiano di servizio e solidarietà. La donazione è una forma di solidarietà che non conosce barriere, che unisce le persone al di là delle loro differenze di cultura, etnia o fede. È un segno di come l’umanità, quando si mette al servizio gli uni degli altri, diventa una grande famiglia, dove ciascuno si prende cura del prossimo”.
Il valore dell’incontro del Pontefice con FIDAS è stato tracciato nel solco della cultura della donazione. Valore che, prima di tutto, ha alla base il messaggio cristiano che invita alla fraternità e all’unità. Donare sangue offre un modello di solidarietà universale, che abbraccia tutti e non esclude nessuno. Un gesto non legato a quello che si ha, ma alla capacità di riconoscere il legame con l’altro.
Non a caso, Francesco ha sempre individuato nel dono quel gesto che è prima di tutto riconoscimento reciproco. La promozione della cultura del dono diventa atto fondante per superare “la cultura del profitto” quale via più credibile di evangelizzazione. La solidarietà è una virtù “indispensabile dell’esistenza” e l’essere umano deve concepirsi come “uno che per sua natura è legato a tutti gli altri”.
Durante l’incontro il Presidente ha consegnato a Sua Santità un mosaico, dal titolo “La pietà del pellicano, dono supremo” di dimensioni 40×40 centimetri, realizzato nel rispetto della tradizione musiva bizantina dal laboratorio artigianale Annafietta di Ravenna. L’animale raffigurato come da tradizione rappresenta il padre di famiglia che alimenta i propri figli con la sua virtù e carità. Nell’iconografia cristiana il pellicano bianco è un riferimento a Cristo che si sacrifica sulla Croce per riscattare i peccati del mondo. Un gesto che simboleggia la pietà, l’amore e la carità verso il prossimo. Valori che incarnano lo spirito dell’azione promossa da FIDAS.











