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Donare sangue e emocomponenti: un gesto semplice ma che può fare tantissimo.
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Perché anche il plasma può salvare molte vite?
La donazione di plasma, così come quella di sangue intero, è fondamentale per diverse terapie salvavita.
Perché anche il plasma può salvare molte vite?
La donazione di plasma, così come quella di sangue intero, è fondamentale per diverse terapie salvavita.
Sono molti i pazienti che beneficiano della donazione di plasma grazie ai medicinali plasmaderivati, tra questi ricordiamo i pazienti emofilici e i pazienti affetti da immunodeficienze primitive
Tra i principali medicinali plasmaderivati troviamo: l’albumina, le immunoglobuline, l’antitrombina, il fattore VIII della coagulazione, il fattore IX della coagulazione, il fattore VII della coagulazione, il fattore XIII della coagulazione, i concentrati di complesso protrombinico, il fibrinogeno. Per ulteriori approfondimenti visita: plasmaitalia, l’iniziativa promossa dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con le Associazioni e Federazioni nazionali di donatori volontari nata per raccontare il sistema nazionale di produzione di medicinali plasmaderivati.
Sono molti i pazienti che beneficiano della donazione di plasma grazie ai medicinali plasmaderivati, tra questi ricordiamo i pazienti emofilici e i pazienti affetti da immunodeficienze primitive
Tra i principali medicinali plasmaderivati troviamo: l’albumina, le immunoglobuline, l’antitrombina, il fattore VIII della coagulazione, il fattore IX della coagulazione, il fattore VII della coagulazione, il fattore XIII della coagulazione, i concentrati di complesso protrombinico, il fibrinogeno. Per ulteriori approfondimenti visita: plasmaitalia, l’iniziativa promossa dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con le Associazioni e Federazioni nazionali di donatori volontari nata per raccontare il sistema nazionale di produzione di medicinali plasmaderivati.
Zero eroi
Leucemia linfoblastica acuta diagnosticata a soli 4 anni e mezzo. Ricordo ancora tutto come se fosse un film visto il giorno prima. Genitori molto giovani costretti a vivere dentro un incubo, per otto anni. Allora non esisteva ancora il “paracadute” delle associazioni di genitori Fiagop che li potesse sostenere nel duro percorso di malattia lontani da casa. Ricordo chemio, cobalto, radio terapia, e tante, tante trasfusioni. Donare sangue è donare speranza, e la speranza non va mai negata a nessuno. Tu che puoi, dona! LEGGI DI PIÙ
Enrico
Ricevente
Ho scelto di diventare donatrice perché nel mio piccolo voglio poter aiutare gli altri e non c’è sensazione più bella, dopo ogni donazione, che guardarsi allo specchio e pensare: “anche oggi ho salvato una vita!”
Elvira
Donatrice
Adoro giocare a calcio e basket perché mi danno energia e sensazioni positive. Trovo che anche donare il sangue dia un senso di particolare benessere, come quando si fornisce un assist per un goal o un canestro vincente. Non costa nulla, e dona la sensazione di “avere fatto la cosa giusta”, quindi perché non farlo?
Alessio
Donatore
Ho donato la prima volta a 19 anni insieme a mio padre, superando anche la mia terribile paura dell’ago. La gioia che si prova dopo aver donato non è descrivibile e non ne ho più potuto fare a meno.
Serena
Donatrice
Il sangue e i suoi componenti
Plasma
Il plasma è la parte liquida del sangue, composto principalmente da acqua (92% circa), proteine e sali minerali. Grazie al plasma è possibile produrre medicinali plasmaderivati indispensabili per tante patologie croniche e rare.
Globuli rossi
I globuli rossi composti al 34% circa da emoglobina. Hanno il compito di trasportare l’ossigeno dai polmoni ai tessuti e l’anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. Costituiscono una terapia per pazienti affetti da anemie e da malattie croniche del sangue, in casi di emorragie, per gli interventi chirurgici e per i trapianti.
Globuli bianchi
I globuli bianchi si occupano di difendere l’organismo da agenti estranei distruggendoli o producendo anticorpi.
Piastrine
Le piastrine entrano in campo quando ci sono lesioni dei vasi sanguigni. Il loro compito è quello di arrestare le emorragie favorendo la formazione di coaguli che vengono successivamente stabilizzati grazie a fattori solubili presenti nel plasma.
Differenza tra i gruppi sanguigni e compatibilità
I gruppi sanguigni sono ereditati geneticamente e definiscono le proteine (antigeni) presenti sulla superficie dei globuli rossi.
Il più importante sistema di classificazione per determinare i gruppi sanguigni è il sistema ABO il quale suddivide gli individui in 4 gruppi: A, B, AB e 0. Un’ulteriore classificazione distingue gli individui in base alla presenza o assenza dell’antigene Rh (chiamato anche D). I gruppi sanguigni differiscono tra loro per via degli antigeni e degli anticorpi. Determinare il gruppo sanguigno è importante perché il sistema immunitario reagisce alla presenza di sangue che non riconosce come proprio producendo anticorpi. Non è dunque possibile effettuare trasfusioni senza prima aver verificato la compatibilità tra il donatore e il ricevente.
0- il donatore universale
Il gruppo sanguigno 0- è denominato “donatore universale” perché può donare sangue intero a tutti gli altri gruppi sanguigni. Al contempo i donatori 0- possono ricevere trasfusioni solamente da altre persone che hanno lo stesso gruppo sanguigno.
AB+ il ricevente universale
Il gruppo sanguigno AB+ è invece denominato “ricevente universale” in quanto può ricevere trasfusioni da qualunque gruppo sanguigno. I donatori AB sono al contempo “donatori universali di plasma”.
Altri fenotipi
Per ogni donatore e per ogni ricevente viene determinato il fenotipo relativo anche ad altri gruppi sanguigni (chiamati Kell, Kidd, Duffy, MNS, P, Lewis e Lutheran) che pur con frequenza e severità minore rispetto all’incompatibilità AB0 e Rh, possono comunque determinare reazioni trasfusionali, specie in chi sia stato precedentemente esposto a numerose trasfusioni.
Conservazione
Sapevi che anche il sangue ha una sua data di “scadenza”? I tempi di conservazione sono uno dei tanti motivi per i quali è importante prenotare la propria donazione, al fine di donare solamente quel che serve e quando serve. Affidati al medico selezionatore: saprà indicarti la tipologia di dono più adatta a te e quella al momento più utile per i pazienti in base alle disponibilità presenti in quel momento.
Il sangue in appositi frigoriferi per 42 giorni
Il plasma in appositi congelatori fino a 24 mesi
Le piastrine devono essere utilizzate entro 5 giorni