Palazzo Chigi: presentata la seconda “Settimana della donazione del sangue dei volontari in Servizio Civile”

3 Marzo 2010In istituzionali
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E’ stata presentata questa mattina a Palazzo Chigi, alla presenza di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al Servizio Civile, di Leonzio Borea, capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, e dei rappresentanti di AVIS, FIDAS, Croce Rossa e Fratres, la seconda “Settimana della donazione del sangue dei volontari in servizio civile”.

Dal 6 al 13 marzo, i circa 25 mila ragazzi che prestano servizio in associazioni di volontariato e organismi non governativi, a servizio dei più deboli, a difesa dell’ambiente o del patrimonio artistico e culturale, in campo educativo, in quello della promozione culturale, o in progetti di cooperazione allo sviluppo, saranno tutti invitati ad effettuare una donazione di sangue negli ospedali o nei centri che afferiscono alle associazioni dei donatori.

“Nel 2009 abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissi nel decreto di programmazione dell’anno precedente – ha spiegato alla stampa Giuliano Grazzini, direttore del Centro Nazionale Sangue -, raccogliendo oltre 2,5 milioni di unità di sangue intero. Ma non bisogna abbassare la guardia perché i consumi sono in costante aumento – ha poi ammonito -. Per il 2010 abbiamo davanti a noi altre sfide, abbattere quel 15 per cento di donatori occasionali ed incrementare la raccolta di sangue del 4 per cento”.

Grazzini ha quindi precisato che “L’Italia dal 2003 è completamente autosufficiente per quanto riguarda il sangue “fresco”, mentre, per quanto riguarda il plasma per produrre i farmaci emoderivati, viene coperto solo il 65-70 per cento del fabbisogno nazionale, il che significa che si deve acquistare all’estero il restante 30-35 per cento di prodotti pronti”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche la nostra Valentina Massa, coordinatrice dei giovani FIDAS, la quale ha sottolineato che non bisogna stancarci di parlare ai giovani “perché rappresentano il futuro della donazione del sangue. L’età media dei donatori si sta alzando e ogni anno circa 40 mila di loro sono costretti ad andare “pensione” per raggiunti limiti di età. Tutti costoro devono, quindi, essere sostituiti con nuovi donatori affinché ai malati sia resa sempre disponibile una terapia sicura”.