I donatori di sangue della FIDAS Valle d’Aosta si uniscono al ricordo di Silvy Parlato

12 Marzo 2024In dalle federate

Una messa in memoria di Silvy Parlato domenica 17 marzo 2024 alle 11, ad Oyace. Ad officiarla nella Chiesa Parrocchiale di San Michele, in località Capoluogo 9, sarà il parroco don Ivano Reboulaz. Accanto a familiari e amici della ragazza, parteciperanno anche i donatori volontari di sangue della FIDAS Valle d’Aosta nel ricordo della giovanissima donna la cui vita venne stroncata venti anni fa da un incidente stradale. A lei, per volere della mamma Anna Petitjaques, vice presidente, è stata intitolata l’Associazione donatori sangue e organi presieduta da Carla Buzzelli.

La memoria di Silvy – afferma Giuseppe Grassi, presidente FIDAS Valle d’Aosta – è un ricordo indelebile che vogliamo mantenere vivo per trasmettere a tutti, ma in particolare alle nuove generazioni un forte messaggio di legalità, di responsabilità e di rispetto delle regole. A questo proposito tanti sono i progetti come ‘Io e gli altri sulla strada’, ‘Alcool e droga, no grazie’ e tanti altri che in questi anni l’Associazione ‘Silvy Parlato’ ha rivolto ai ragazzi, agli studenti delle scuole medie e superiori della Valle d’Aosta per focalizzare l’attenzione sulla responsabilità alla guida e all’adozione di sani e virtuosi stili di vita, utili per scegliere poi di diventare responsabili e periodici donatori sangue e plasma.

A distanza di venti anni, il ricordo di Silvy, ancora una volta ci offre la possibilità di lanciare un messaggio di vita, un atto di amore autentico che supera la morte e ci dona motivi di riflessione, diffonde rispetto per la vita e chiama chi può a diventare donatori di sangue per offrire speranza di vita a pazienti e trapiantati. La memoria di una giovane vita stroncata tragicamente ci invita a riflettere sui tanti aspetti legati all’abuso di alcool e all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Temi importanti, forti, purtroppo sempre alla ribalta della cronaca, diventati, unitamente alla promozione della cultura del dono del sangue e degli organi, i motivi conduttori dell’azione associativa”.

Forte, dunque, il richiamo alla responsabilità da parte dei giovani che si mettono alla guida. Il livello di concentrazione ottimale dell’alcol nel sangue ai fini dell’idoneità psico-fisica alla guida è di 0 g/l. Guidare dopo aver bevuto anche un solo bicchiere di bevanda alcolica può aumentare il rischio di provocare o essere vittima di incidenti, in quanto l’alcol altera la capacità di rispondere prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali. Se si deve guidare, quindi, è fondamentale non bere, qualunque sia l’età. Anche l’assunzione di sostanze stupefacenti, qualsiasi esse possano essere, comporta un notevole aumento del rischio di incidenti, specialmente se accompagnata al consumo di alcol.