Incontro con il Sottosegretario all’Istruzione. “Educare all’importanza del dono fin dalla scuola primaria”

30 Gennaio 2024In istituzionali

Educare i giovani alla cultura del dono e alla convinzione, fondata, che donare sangue sia un gesto salvavita naturale da mettere in pratica. Una consapevolezza, questa, da costruire già sui banchi della scuola primaria per poi essere rafforzata nei successivi cicli scolastici. Di questa richiesta e della necessità di introdurre nei testi scolastici semplici, ma importanti nozioni con un linguaggio adeguato ai vari livelli scolastici, anche per colmare una lacuna oggi esistente, si è fatto portavoce il Presidente FIDAS Nazionale, Giovanni Musso, che martedì 30 gennaio 2024 ha incontrato l’onorevole Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato – Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Un incontro, rivelatosi “estremamente positivo e proficuo”, al quale era presente anche il Segretario Organizzativo FIDAS, Mauro Benedetto, che si è tenuto all’indomani dell’annuale momento formativo organizzato a Roma, dal 24 al 26 novembre 2023, dalla FIDAS Nazionale per i volontari delle sue 80 Federate. Dalla tavola rotonda su scuola e volontariato del dono del sangue, in cui si era dibattuto sulle migliori pratiche da adottare per coinvolgere i giovani nelle tematiche sociali, era emersa la volontà di dare seguito agli intenti aprendo un dialogo con il Governo per impostare un percorso virtuoso di buona cittadinanza, coerente tra l’altro con l’insegnamento dell’Educazione Civica.

Lo studio di questi argomenti – ha ribadito il presidente Musso nel corso dell’incontro – potrebbe aiutare a trattare in classe, in maniera originale e coinvolgente, concetti che sono alla base della vita di relazione, come la generosità, l’altruismo, il prendersi cura degli altri e la solidarietà e che sono anche principi fondanti della nostra Costituzione. Un percorso formativo mirato allo sviluppo dell’attenzione e della sensibilità verso i temi sociali comporterebbe un agevole avvio degli studenti al dono del sangue, una volta raggiunta la maggiore età. Senza traumi, ma richiamando con dimestichezza concetti studiati a scuola”.