“Donare sangue deve far parte delle buone abitudini. Salvare vite e prevenzione”. Il presidente Giovanni Musso al 18° Forum Risk Management in Sanità

24 Novembre 2023In istituzionali

Seppure i dati rilevano una lieve crescita per quello che riguarda le donazioni di sangue, non possiamo non tener conto che diminuisce il numero dei donatori giovani, con un calo che tra i 18 e i 45 anni è più del 2% l’anno. Nonostante questo non intacchi, almeno per ora, l’autosufficienza del sistema sangue dobbiamo rilanciare con forza il messaggio e l’appello a donare come parte delle nostre abitudini. Un gesto civico di solidarietà, volontario, anonimo, responsabile, sostenibile e non remunerato. Questo riguarda anche la raccolta del plasma, ovvero la parte liquida del sangue, risorsa fondamentale per la creazione di farmaci salvavita, a cui la donazione da parte delle donne può dare un grande contributo.

Bisogna rilevare che il progressivo invecchiamento della popolazione è direttamente proporzionale a quello dei donatori, al quale però non corrisponde un adeguato ricambio generazionale. Questo dato con il segno meno davanti, per i pazienti che quotidianamente hanno bisogno di trasfusioni e farmaci, può costituire una reale minaccia per la salute. La disponibilità di sangue nel nostro Paese è un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento. E quindi preoccuparsi del bene della collettività e della salvaguardia della vita per essere concretamente vicino ai più fragili.

Donare è anche prendersi cura di stessi perché, come donatori, siamo sottoposti ad un’accurata visita di idoneità fisica che permette, prima che il sangue venga validato, di analizzare e di tenere sotto controllo non solo la qualità del sangue, ma il livello di salute di chi dona. E questa è prevenzione, cosa che a lungo termine è un risparmio per il sistema sanitario. Uno stile di vita sano, dunque, anche coadiuvato da una regolare attività sportiva non può che far bene alla donazione di sangue. Un‘adeguata sensibilizzazione e formazione fin da piccoli diventa elemento indispensabile per garantire che continuino a essere salvate una media di 1.800 persone al giorno.

Così Giovanni Musso, a margine del 18° Forum Risk Management in Sanità tenutosi venerdì 24 novembre 2023 ad Arezzo.