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Donare sangue e emocomponenti: un gesto semplice ma che può fare tantissimo.

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Da più di sessant’anni FIDAS è al fianco del Sistema Sanitario Nazionale promuovendo il dono volontario, anonimo e gratuito del sangue e degli emocomponenti.

Gli inizi

Nel 1959 il mondo era sempre più diviso dalla “logica dei due blocchi”, l’Unione Sovietica lanciava nello spazio Luna 1, il primo oggetto costruito dall’uomo ad uscire dall’orbita terrestre, mentre dall’altra parte dell’Atlantico iniziava la parabola politica di Fidel Castro. L’Italia si avviava a vivere il miracolo economico e il conseguente fenomeno delle migrazioni dal Sud al Nord: in molti abbandonavano le campagne per cercare lavoro nel triangolo industriale. Nelle case degli italiani cominciavano ad entrare il frigorifero e la televisione, mentre a Sanremo Domenico Modugno e Johnny Dorelli vincevano il Festival con Ciao ciao bambina e Salvatore Quasimodo ed Emilio Segré si aggiudicavano il Nobel rispettivamente per la letteratura e per la fisica.

L’idea

In quello stesso anno, il 19 settembre, si scriveva un’altra pagina della storia del Belpaese: i rappresentanti di cinque associazioni di donatori di sangue si ritrovarono a Torino per dare vita alla FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue). Avevano età diverse (il più grande era del 1899 e il più giovane del 1930), provenivano da regioni diverse (due piemontesi, due liguri e un friulano), avevano occupazioni diverse (due medici, un operaio, un elettrotecnico e un dirigente di banca), ma un desiderio comune: costituire una federazione di associazioni di donatori di sangue, una realtà totalmente nuova.

La federazione

In Italia erano, infatti, già presenti diverse realtà di donatori di sangue nate in contesti molto diversi tra loro. Ma i cinque fondatori volevano realizzare qualcosa di diverso. I loro nomi costituiscono la linea di partenza per una Federazione che oggi conta oltre 450mila donatori presenti in 18 Regioni d’Italia. A dare vita alla FIDAS furono Giovanni Faleschini, dell’Associazione Friulana Donatori Sangue, Domingo Rodino, dell’Associazione Donatori Volontari Sangue CRI di Cairo Montenotte (SV), Luigi Marenco, dell’Associazione Donatori Ovadesi Sangue di Ovada (AL), Giobatta Ottonello, dell’Associazione Donatori Volontari del Sangue CRI di Masone (GE) e Cesare Rotta dell’Associazione Donatori Sangue del Piemonte.

Il nostro impegno

Lo spirito che ha animato le Associazioni fondatrici è rimasto invariato: promuovere una diffusa coscienza trasfusionale nel nostro Paese accentuando lo spirito solidaristico di tutti i cittadini, vagliare l’idoneità delle Associazioni ad appartenere alla Federazione, agevolare l’attività e l’espansione delle Associazioni, sviluppare e coordinare su scala nazionale la propaganda trasfusionale, affiancarsi all’opera del Ministero della Salute per il coordinamento dei servizi trasfusionali italiani. Le cinque associazioni fondatrici hanno dato i loro frutti e oggi, dopo 62 anni, le realtà associative aderenti alla FIDAS sono 80.