I donatori FIDAS si confrontano sulla normativa del sangue

23 Aprile 2016In istituzionali

Secondo giorno di lavoro per i donatori di sangue FIDAS riuniti a Grado per il 55° Congresso nazionale. Questa mattina il confronto sulle novità del sistema sangue a partire dal Decreto del ministero della Salute del 2 novembre scorso presentato da Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue, e sulla revisione dell’Accordo Stato-Regioni 20 marzo 2008 relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Provincie autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue presentato da Aldo Ozino Caligaris presidente nazionale FIDAS.

LiumbrunoIl decreto, entrato in vigore nel novembre scorso modificando i precedenti di marzo 2005, definisce i criteri di qualità e sicurezza di sangue e emocomponenti raccolti da donazione volontaria e non remunerata, prevede il cambiamento dei criteri di sospensione e introduce le procedure da adottare nei confronti di alcune patologie che hanno una maggior incidenza sulla popolazione, come ad esempio la malattia di Chagas e le specifiche indicazioni di valutazione in merito. “È un testo chiaro nato da un processo di condivisione di tutti gli attori del sistema sangue che ne ha permesso l’immediata entrata in vigore – ha sottolineato Liumbruno. – Il decreto non va interpretato, ma applicato per garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale, in modo da evitare particolarismi locali”. Il decreto individua, inoltre, la necessità di fornire al candidato donatore e al ricevente l’informazione corretta e completa in riferimento alla donazione o alla terapia trasfusionale e di ricevere il necessario consenso per dare compimento alla procedura di raccolta o di infusione.

OzinoCaligaris“La revisione dell’accordo Stato Regioni – ricorda Ozino Caligaris – nasce dall’esigenza di coordinare le attività svolte dalle associazioni di volontariato sia nell’ambito della gestione dei donatori sia nella gestione delle unità di raccolta con la programmazione delle esigenze trasfusionali gestite dalle strutture regionali di coordinamento e definisce compiti e funzioni che le associazioni devono svolgere per rispondere al soddisfacimento del bisogno trasfusionale”. L’accordo deve essere recepito dalle Regioni e sottoscritto dalle associazioni entro e non oltre il 1° gennaio 2017.

I volontari FIDAS nel pomeriggio accoglieranno il nuovo Consiglio direttivo incaricato di guidare la Federazione fino al 2020, mentre domani a Gorizia, insieme a 10mila donatori provenienti da tutta Italia, sfileranno per la 35° Giornata nazionale del Donatore che si concluderà in Piazza Vittoria con la celebrazione della S. Messa presieduta dall’Arcivescovo di Gorizia.