Servizio Civile Universale: approvato il decreto in via preliminare

11 Novembre 2016In istituzionali
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Il decreto legislativo che regola il nuovo Servizio civile universale, come previsto dalla Riforma del Terzo Settore (legge n. 106, 6 giugno 2016), è stato vagliato mercoledì 9 novembre in via preliminare dal Consiglio dei Ministri.
Il Provvedimento – destinato ad essere trasmesso alle Camere per il loro parere prima dell’approvazione definitiva – riforma il servizio civile nazionale che già ha rappresentato una straordinaria esperienza, ne cura alcuni limiti a partire dall’universalità e disciplina il servizio civile universale «quale strumento di difesa non armata della Patria, di educazione alla pace tra i popoli, di promozione dei valori fondativi della Repubblica», definendone finalità, ruoli e competenze dei soggetti che vi partecipano, ampliando l’offerta di attività di volontariato a moltissimi ambiti di intervento.

Come indicato dal comunicato di Palazzo Chigi il decreto “disciplina il servizio civile universale quale strumento di difesa non armata della patria, di educazione alla pace tra i popoli, di promozione dei valori fondativi della Repubblica. Le finalità del servizio civile universale sono perseguite mediante programmi di intervento nei settori dell’assistenza, della protezione civile, del patrimonio ambientale e della riqualificazione urbana, del patrimonio storico, artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale e dello sport, dell’agricoltura in zona di montagna e sociale, della biodiversità, della promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata, della promozione e tutela dei diritti umani, della cooperazione allo sviluppo, della promozione della cultura italiana all’estero e del sostegno alle comunità di italiani all’estero».

Piena soddisfazione è stata espressa dal Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri: “Finalmente la Riforma del Terzo Settore inizia a diventare realtà e ad essere attuata. E’ un importante passaggio che attendevamo e che accogliamo con grande soddisfazione, che, tra l’altro, apre le porte a giovani comunitari come a stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, ed offre a tutti i ragazzi che ne esprimono volontariamente il desiderio di poter viver un’esperienza formativa unica, che dà l’opportunità di acquisire nuove competenze per il futuro e di fare nuove esperienze di vita. Aspettiamo ora l’approvazione definitiva, confidando che avvenga in tempi brevi e che vengano assicurate le giuste coperture al Fondo nazionale per il Servizio civile per garantire di raggiungere il tante volte promesso traguardo dei 100 mila giovani da avviare al servizio.”

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